SANTA PASQUA DI GESU’ RISORTO! – da Risposte Cattoliche

Risposte Cattoliche

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In questa notte muore la notte e nasce la speranza del giorno eterno, muore il peccato e ritorna a noi la grazia di Dio, muore la morte uccisa da Gesù Cristo, l’Alfa e l’Omega, Dio con noi, che ha camminato sulla nostra terra e si è fatto nostro fratello, nostro amico, nostro salvatore. Il Cielo non è più chiuso, la porta è aperta per chiunque rinasce nello Spirito Santo e nell’acqua, per chi vive la fede del figlio di Dio, per gli uomini di buona volontà. Buona Pasqua di Gesù! Alleluia! Evviva Gesù! Evviva Maria! Alleluia!

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Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!»

Giovanni 20, 15

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Giovedì Santo – Tutto riguarda l’Eucarestia

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Per queste ragioni deve sorprendere tanto tutto questo prurito ecumenico, che anima il Vaticano in questi giorni, per cui si tratta Lutero come un Santo incompreso, e si tenta di unire le nostre Celebrazioni Eucaristiche a delle liturgie vuote, dove, di fatto, non c’è Gesù Cristo, non c’è il corpo e il sangue del Messia, non c’è il Sacrificio di Dio per Dio, che, oltre ad essere il fatto più importante di tutta la storia dell’universo, è l’unica azione che ci può salvare.

Fratelli, tutto riguarda l’Eucarestia. Il peccato dell’uomo è cominciato con un alimento. Ciò che noi mangiamo, per natura, entra nella nostra carne, nel nostro corpo, e si muta in noi. Il frutto del peccato avvelenò la nostra natura, metafisicamente e realmente. Il Pane del Cielo, il corpo stesso di Cristo e il sangue del suo Santo Sacrificio, non più immagine di quello vero, il vero Santo Sacrificio…

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Gesù entra a Gerusalemme e nel nostro cuore – BUONA SETTIMANA SANTA

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La Domenica delle Palme è una Domenica di gioia e dolore. Il Signore Gesù viene accolto a Gerusalemme come il Messia, ma sa che sta andando incontro alla sua morte. Iniziamo la Settimana Santa con spirito di trepidazione, gioia, umiltà e profonda penitenza. Invitiamo ognuno a vivere questo tempo nella preghiera intima con Gesù. A volte le parole delgi uomini non bastano, a volte si deve parlare con Dio. Stiamo con Lui e con Maria in questi giorni, e teniamo il cuore unito al nostro Re, nella sua Passione, allora saremo uniti anche alla sua Resurrezione.

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Lo staff di Risposte Cattoliche augura una Santa Settimana di Pasqua a tutti voi. Possa Gesù, nostro Fratello, nostro Amico, nostro Maestro, nostro Salvatore, nostro Principe, nostro Signore, Il Figlio di Dio, che ha infranto l’oscurità della nostra storia ed è morto per noi, abitare il più profondo del nostro cuore in ogni attimo…

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Commento alle Letture Domenica 01/10/2017 – La vera misericordia di Dio e la “misericordia” del mondo

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Le Letture di questa Domenica ci invitano a riflettere sul senso autentico del pentimento e della misericordia. Di questi tempi si parla frequentemente e a lungo di misericordia, perciò è molto importante che si comprenda appieno il vero significato del pentimento. Infatti, il pentimento è il discrimine tra la “misericordia” ipocrita del mondo e la vera misericordia di Dio.

Attraverso il pentimento di un cuore sincero noi lasciamo andare il nostro attaccamento al male in un dolore che ci libera, e tendiamo la mano verso quella di Dio per accogliere il suo inconcepibile perdono. Dio non forza la nostra libertà. Chi non tendesse questa mano e perseverasse nel suo amore al male come potrebbe ricevere il perdono di Dio? Per questo disse S. Agostino: “Amò dei peccatori, ma tolse il loro peccato: sì, amò dei peccatori, ma non li radunò in una comunità di peccato. Amò degli ammalati, ma li visitò per guarirli” (Trattato sulla prima lettera di san Giovanni VII).Continua a leggere…

Commento alle Letture Domenica di Pentecoste 04/06/2017 – Lo Spirito Santo ci unisce nel corpo di Cristo che è la Chiesa

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Lo Spirito Santo ci rende un corpo unito e ben compaginato, come dice S. Paolo. Una volta una ragazza che conosco mi disse che lei non riusciva a innamorarsi perché tutti i ragazzi che incontrava non la meritavano. Si era tatuata sotto il piede una frase che recitava “tu sei qui”. Diceva di sentirsi come sulla cima di una piramide per cui nessuno avrebbe potuto capirla se non chi era al suo stesso livello. Io le risposi con le parole di S. Paolo di questa seconda lettura di oggi. Dissi a questa ragazza: “Se anche tu fossi occhio, potrebbe forse l’occhio rimproverare alla mano di non essere occhio? Poiché la vista è certamente superiore alle possibilità della mano o del dito, potrebbe forse l’occhio dire alla mano devi diventare occhio, altrimenti non mi servi?”. La massoneria e le gnosi usano la simbologia della piramide anche per questo: essi concepiscono il governo e il comando dal punto di vista del potere. I cristiani invece sanno che il potere appartiene solo ad Uno, esattamente come gli organi del corpo non crederebbero mai di avere il potere, poiché vivono in funzione del corpo. Gesù nel Vangelo, soffiando sugli apostoli lo Spirito, li consacra Vescovi, e gli dona il potere di rimettere i peccati degli uomini. Quel soffio si è trasmesso da Gesù di vescovo in vescovo fino ad oggi. Essi hanno il potere più importante del mondo. Un singolo prete ha un potere molto più grande del presidente degli Stati Uniti. Agli Apostoli furono consegnate da Dio le chiavi del Regno dei Cieli e, tuttavia, si ritennero i servi di Dio, i servi di tutti. Noi, membra del corpo di Cristo, non abbiamo un potere, abbiamo delle capacità, dei talenti di grazia ricevuti da Dio per assolvere a un compito, al nostro compito. Ognuno di noi ha i carismi che il medesimo Spirito Santo suscita, a seconda delle necessità del corpo di Cristo che è la Chiesa, e così vivere nell’armonioso ordine dell’amore.Continua a leggere…

Cristo, buon Pastore

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«Io sono il buon Pastore; conosco le mie pecore», cioè le amo, «e le mie pecore conoscono me» (Gv 10, 14). Come a dire apertamente: corrispondono all’amore di chi le ama. La conoscenza precede sempre l’amore della verità.
Domandatevi, fratelli carissimi, se siete pecore del Signore, se lo conoscete, se conoscete il lume della verità. Parlo non solo della conoscenza della fede, ma anche di quella dell’amore; non del solo credere, ma anche dell’operare. L’evangelista Giovanni, infatti, spiega: «Chi dice: Conosco Dio, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo» (1 Gv 2, 4).

Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno papa (590 d.C – 604 d.C.)

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Buona Festa della Divina Misericordia

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“Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia” (Q. I, p. 27).

“Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre” (Q. II, p. 345).

Dal diario di S. Faustina Kowalska

“Se avessi mai commesso il peggiore dei crimini, per sempre manterrei la stessa fiducia. Poiché io so che questa moltitudine di offese, non è che goccia d’acqua in un bracere ardente.” S. Teresa di Gesù Bambino

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