L’Europa e le forze sovraniste: uno sguardo Cattolico – parte 2 il mondialismo e le nazioni

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Vale davvero la pena di abbandonare la tradizione e la cultura italiana? Vale davvero la pena di farsi travolgere da una sostituzione etnica operata dall’alto a danno di tutti? La ragione per cui siamo un popolo senza forza è perché siamo un popolo senza scopo, un popolo senza radici di fede e senza unità, un popolo più o meno inconsapevolmente avvelenato da un’ideologia post-marxista gnostica e autodistruttiva.
Come scrisse il grande G. K. Chesterton: «La tradizione non significa che i vivi sono morti, ma che i morti sono vivi». I Cattolici sono coloro che credono nella Vita, nella vita anche dei morti e quindi nella della tradizione del proprio popolo, il quale, abbandonata la sua fede, sta scivolando lentamente nell’anomia e nella morte.Continua a leggere…

L’Unione Europea e le forze sovraniste: uno sguardo Cattolico – parte 1 la prospettiva morale

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Oggigiorno molti Cattolici ritengono che l’idea di riunire gli Stati Europei in un unico grande sovrastato, proiettato al mondialismo universale e capace di abbattere le frontiere geopolitiche e culturali, sia un concetto irrinunciabile. In molti ormai, specialmente se vicini agli ambienti ideologici della sinistra che ha governato l’Italia negli ultimi cinque anni, moderata nei modi, rigorosamente politicamente corretti, ma profondamente relativista nella sostanza morale, ritengono che questo progetto di unificazione sia voluto da Dio stesso, e che sia un processo irreversibile della storia del progresso umano. Davanti alle circostanze storiche e politiche in cui ci troviamo è doveroso interrogarsi se questa Unione rientri davvero in un orizzonte Cattolico, se può avere un buon fine o se piuttosto non sia divenuta nociva sotto ogni punto di vista, in particolare morale.Continua a leggere…