Commento alle Letture 24/07/2016 – La preghiera

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Gesù ci racconta questa parabola per mettere a tacere tutti coloro che non credono che Dio ascolti le preghiere. Ci sono due grandi menzogne a cui credono tutti quanti oggi: la prima è che Dio non parli e la seconda è che Dio non ascolti. Siccome crediamo che Dio non possa parlarci, crediamo anche che Dio non ci ascolti e viceversa visto che crediamo che Dio non ci ascolti crediamo anche che non gli importi di parlare con noi.

Le nostre Letture di oggi ci parlano dell’importanza vitale della preghiera. La preghiera è il dialogo a cuore aperto con Dio, soprattutto nella preghiera recitata con la voce, come Gesù ci ha insegnato, consegnandoci il Padre Nostro. Quanti di noi possono dire di coltivare davvero questo dialogo? Noi non siamo fatti di corpo solamente. Siamo corpo, anima e spirito. Così come il corpo ha bisogno del suo nutrimento, anche il nostro spirito. Come diamo cibo al corpo nutrendolo e curandolo, così dobbiamo fare con la nostra anima. Come possiamo pensare di essere felici se non nutriamo la nostra anima? La vita dell’anima è Dio, e la preghiera è come l’innaffiatoio che riempie il vaso della pianta della nostra anima. Il Vangelo di oggi non solo riporta la preghiera perfetta, che Gesù, Dio stesso in persona, ci ha insegnato a recitare, ma anche, vuole spiegarci la forza onnipotente della preghiera fatta con fede. Fratelli, noi siamo figli di Dio, redenti dal sangue del suo Figlio unigenito e coeredi del Regno dei Cieli. Perciò, in questa vita, abbiamo la sua forza: abbiamo i doni dello Spirito Santo, i doni della Luce che ci permettono di camminare sulla testa dei serpenti e di compiere la volontà di Dio per noi e per il prossimo. Ma per poterli usare, li dobbiamo chiedere. Gesù ha promesso lo Spirito Santo a chiunque lo chiederà con fede. Avremo allora la forza di Gesù nelle nostre tribolazioni. E l’avremo in eccedenza per confortare e aprire il cuore dei nostri cari e di tutte le persone che il Signore vorrà salvare attraverso di noi come avvenne con Lot, unico giusto, per intercessione della preghiera di Abramo. Come quell’affamato che viene sfamato per intercessione del suo amico, il quale insiste, nonostante l’uomo che viene importunato non voglia aprire. Gesù ci racconta questa parabola per mettere a tacere tutti coloro che non credono che Dio ascolti le preghiere. Ci sono due grandi menzogne a cui credono tutti quanti oggi: la prima è che Dio non parli e la seconda è che Dio non ascolti. Siccome crediamo che Dio non possa parlarci, crediamo anche che Dio non ci ascolti e viceversa visto che crediamo che Dio non ci ascolti crediamo anche che non gli importi di parlare con noi. Chi non prega mai inizialmente prova una sorta di vergogna, un muro di imbarazzo e paura. Si sente come se parlasse da solo con se stesso e ha paura di scoprire che è vero, ma anche ha paura di scoprire che non è vero. Il demonio non vuole che lo scopriamo, ma Dio parla, Dio ascolta. Credete che Colui che ha formato l’orecchio non senta? Che colui che ha fatto l’occhio non veda? Credete che non conosca ogni più piccola angoscia del nostro cuore? Fratelli, nessuna preghiera cade nel vuoto, nessuna lacrima innocente. Queste cose sono le più preziose del mondo e sono incenso che sale dritto al cuore di Dio. Ci sono molti che oggi si definiscono cristiani adulti e che per questo intimano di non chiedere le grazie al Signore perché ciò che conta è la croce e la conversione del cuore. Se questo è ciò che significa cristiano adulto, capisco bene ora perché il Signore ha detto che chi non diventa come un bambino non entrerà nel Regno di Dio. È vero che la conversione è ciò che conta, e che la cosa più importante da chiedere è lo Spirito Santo, ma Dio stesso, oggi, ci sta dicendo di chiedere aiuto per noi e in particolare per il prossimo nelle nostre necessità quotidiane. Per la nostra insistenza, per la perseveranza della nostra fede, Dio risponderà. Ricominciamo a credere possibile una guarigione, una liberazione. Dio opera anche oggi come 2000 anni fa con la sua onnipotenza, ma noi non gli diamo la possibilità di manifestarsi perché non ci crediamo più. Fratelli credete nei miracoli. Credete: perché chi ha fede chiede e a chi chiede sarà dato, chi ha fede cerca e chi cerca troverà, chi ha fede bussa e a chi bussa sarà aperto.

Sia Lodato Gesù Cristo

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